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BREVE CORSO SULLA PREVISIONE DELLA NEBBIA E DEGLI STRATIQuarta lezioneSommario:
Uso del diagramma termodinamico nella previsione della formazione e del dissolvimento della nebbia.Uno dei metodi più accetti per la previsione e il dissolvimento della nebbia, si avvale del sondaggio termodinamico riportato sul diagramma T log p.La tracciatura di un sondaggio termodinamico dell'atmosfera è molto utile sia nella previsione della formazione della nebbia che, più oggettivamente, della sua dissipazione. Infatti, l'uso del diagramma per determinare la possibilità di formazione non può che essere soggettivo.Per determinare la stabilità o l'instabilità degli strati più bassi, si dovrebbe effettuare lo studio del gradiente in atto in quel momento. Affinché la nebbia possa formarsi, lo strato superficiale deve essere stabile. Se non è stabile, il raffreddamento atteso durante il periodo di previsione deve essere preso in considerazione, e questa variazione dovrebbe essere applicata al sondaggio per determinare se lo strato permarrà stabile anche con questo raffreddamento.Altro elemento da tenere in buon conto è la differenza fra temperatura dell'aria e punto di rugiada. Se ci si aspetta che temperatura dell'aria e punto di rugiada coincideranno durante il periodo coperto dalla previsione, la formazione della nebbia sarà molto probabile.Ancora, dovremo considerare la velocità del vento. Se si prevedono venti forti, il raffreddamento non produrrà un'inversione al suolo favorevole alla formazione della nebbia, ma potrà provocare un'inversione poco al di sopra del suolo, che predispone invece alla formazione degli strati.Determinazione dell'altezza dello strato nebbiosoSe prendiamo un sondaggio termodinamico tratto nel momento in cui è presente la nebbia, esso ci mostrerà un'inversione al suolo.Non necessariamente la nebbia sarà estesa fino al top dell'inversione. Se la temperatura e il punto di rugiada possiedono il medesimo valore al top dell'inversione, si può presumere che la nebbia si estenda sino a tale livello.Comunque, se non hanno lo stesso valore, possiamo determinare lo spessore della nebbia mediando tra il rapporto di mescolanza al suolo e il rapporto di mescolanza al top dell'inversione. L'intersezione di questo rapporto di mescolanza medio con la curva di stato rappresenta il top dello strato nebbioso.Due metodi utilizzabili per individuare l'altezza (in piedi) del top dello strato nebbioso, consistono nel leggere l'altezza direttamente dalla curva delle altezze, sul diagramma termodinamico, oppure mediante il metodo dell'adiabatica secca.
DissolvimentoPer determinare, attraverso l'uso del diagramma, la temperatura al suolo necessaria per la dissipazione della nebbia, si deve tracciare l'adiabatica secca dall'intersezione della linea del rapporto di mescolanza medio con la curva di stato al livello del suolo. La temperatura dell'adiabatica secca al livello del suolo rappresenta la temperatura necessaria per il dissolvimento. Questa temperatura è conosciuta come temperatura critica. Detta temperatura rappresenta un'approssimazione, dal momento che essa presume che non vi sarà alcuna variazione nello stato del tempo dall'osservazione al momento della dissipazione. Questa temperatura dovrebbe essere modificata sulla base delle condizioni locali.Nell'esaminare la dissipazione della nebbia e delle nubi basse, dovremmo considerare la rapidità con cui la temperatura al suolo aumenterà dopo il sorgere del Sole. Nebbia verticalmente spessa, o strati multipli di nubi, rallenteranno il riscaldamento mattutino del suolo. Se è presente nebbia d'avvezione, questa potrebbe essere sollevata dal suolo ad un'altezza che porterebbe a classificarla come strato. Se è presente nebbia al suolo, l'incremento della temperatura dell'aria in prossimità dello stesso provocherà l'evaporazione delle goccioline di nebbia, dissipandola. Un ulteriore riscaldamento può far evaporare la nebbia d'avvezione e le nubi basse.Previsione della nebbia di pendioIl sollevamento orografico dell'aria causerà un raffreddamento adiabatico con un rateo di 5,5 °F ogni 1000 piedi. Se si verifica un adeguato sollevamento, si formeranno nebbia e nubi basse. Questo processo può creare qualche imbarazzo nel previsore. La procedura per determinare la probabilità di nebbia o nubi basse nel corso delle ore notturne presso la stazione esposta a vento di pendio è illustrata qui di seguito:
Previsione della formazione e del dissolvimento degli stratiLa previsione della nebbia e la previsione degli strati sono così strettamente congiunte che molte delle regole di previsione della nebbia, e delle condizioni in precedenza menzionate, possono essere applicate anche alla previsione degli strati.Determinazione della base e del top degli stratiUno dei primi passi da compiere nel cimentarsi nella dissipazione degli strati, consiste nel determinarne lo spessore. La procedura è illustrata qui di seguito:
Il punto A evidenzia la base iniziale dello strato; tuttavia, appena si verificherà un riscaldamento diurno, la base tenderà a sollevarsi.Il punto B rappresenta il top massimo della coltre nuvolosa; benché, di primo mattino, esso possa giacere presso la base dell'inversione.Comunque, appena nel corso del giorno si verifica un riscaldamento, anche il top delle nubi stratificate si innalzerà e sarà approssimato dal punto B.Se la temperatura e il punto di rugiada sono gli stessi presso il top dell'inversione, gli strati si estenderanno sino a questo livello. Per determinare l'altezza della base e del top dello strato di nubi, si potrà usare sia il metodo precedentemente illustrato per la nebbia, sia la scala pressione/altitudine.Determinazione della temperatura di dissipazione[FrontPage Image Map Component]Per determinare la temperatura necessaria a dare inizio al processo di dissipazione degli strati, si devono seguire questi passi:
Determinazione del momento del dissolvimento.Dopo la determinazione della temperatura necessaria perché la dissipazione degli strati abbia inizio o giunga a termine, si può procedere alla previsione del momento in cui dette temperature saranno raggiunte.Si deve stimare l'ampiezza del periodo necessario perché abbia luogo la
quantità sufficiente di riscaldamento e sulla base di questa stima, si può
prevedere il momento della dissipazione. Ricordare di prendere in considerazione
l'assenza o la presenza di copertura nuvolosa al di sopra della coltre
stratificata.
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