Il
        ciclo dell'acqua
        
        
        L'acqua è il liquido più
        diffuso e la sostanza più importante sulla Terra: la usiamo per bere,
        per lavarci, in essa nuotiamo e ci
        lamentiamo quando piove...
        L'acqua influisce sulla
        nostra vita in molti modi: anzitutto determina dove possiamo vivere, il
        tempo che farà, se possiamo quindi far
        crescere il raccolto e produrre abbastanza cibo. Grandi quantità
        d'acqua vengono usate anche
        nell'industria, per esempio nei processi di raffreddamento delle grandi
        centrali elettriche o come solvente. Vi
        sono immense quantità di acqua raccolte negli oceani e nei mari; solo
        una piccola percentuale si trova sui
        continenti, ma anch'essa proviene in ultima analisi dall'oceano, cui è destinata a tornare portata dai fiumi.
        L'irraggiamento solare
        provoca l'evaporazione dell'acqua nell'aria da fiumi, laghi ed oceani.
        Questo vapore acqueo, innalzandosi, si
        raffredda e condensa formando goccioline d'acqua raccolte in nuvole.
        Quando le gocce sono
        abbastanza grosse, cadono sulla terra sotto forma di pioggia. In parte
        quest'acqua evapora e ritorna nell'aria,
        in parte viene utilizzata dalle piante; ma la quantità più cospicua
        filtra attraverso il terreno, o si
        riversa nei fiumi sfociando infine nel mare. L'intero ciclo ricomincia
        quindi da capo.
        Questo movimento continuo di
        acqua dalla superficie della terra alle nuvole e quindi di nuovo alla
        terra sotto forma di pioggia è chiamato
        ciclo dell'acqua (hydrologic cycle). A
        livello planetario il ciclo dell'acqua è strettamente connesso ai
        grandi flussi di energia nell'atmosfera. Il
        volume totale di acqua nell'atmosfera è stato stimato in circa 1.3 x 10
        13 m 3 (13 mila km 3 ), la gran parte
        nella fase di vapore; di contro gli oceani contengono circa 1.35 x 10 18
        m 3 di acqua (1350 milioni di km 3 ).
        
        Il rapporto tra i
        volumi di acqua nell'atmosfera e negli oceani è 1/100000, all'incirca
        lo stesso del rapporto tra l'acqua contenuta in un ditale e quella in
        una vasca da bagno. Ciononostante il vapor d'acqua atmosferico è uno
        dei più importanti fattori nel determinare il tempo ed il clima,
        soprattutto per la grande quantità di energia messa in gioco quando
        l'acqua cambia il suo stato di aggregazione tra la fase gassosa
        (vapore), liquida e solida, e per il suo contributo come gas
        responsabile dell'effetto serra.
        
        
        Il riscaldamento differenziato
        della superficie della Terra da parte del Sole crea le condizioni che
        sono alla base dei grandi trasferimenti di masse d'aria tra equatore e
        poli: mentre le regioni equatoriali ricevono più calore di quanto non
        ne perdano, le zone più vicine ai poli perdono più calore di quanto
        non ne ricevano. Due fondamentali correnti di convezione di alta quota
        (simmetriche, dall'equatore verso i due poli) distribuiscono in maniera
        più equilibrata il calore.(I trasferimenti d'aria determinati dalle
        differenze di pressione sono i venti).
        
        
        Un ruolo importante in questo
        trasporto di calore e quindi di energia è legato all'acqua, che evapora
        nelle zone equatoriali, viene trasportata a seguito delle masse d'aria
        verso i poli sotto forma di vapore, condensa nelle nubi, precipita sotto
        forma di pioggia o neve che la riportano di nuovo sulla superficie
        terrestre e quindi nei mari.
        
        
        Il concetto di umidità
        controlla il tasso di evaporazione, la formazione delle nubi, il tempo
        ed il luogo delle precipitazioni. L'umidità indica la quantità di
        vapor acqueo nell'atmosfera: i principali contributi sono l'evaporazione
        dalla superficie della terra e la traspirazione delle piante. Le
        precipitazioni sono a loro volta il fenomeno che diminuisce la presenza
        di acqua nell'atmosfera.
        
        
        I meteorologi hanno definito
        diversi modi per indicare l'umidità, che possono essere divisi in due
        categorie: quelli che esprimono la quantità effettiva, o
        concentrazione, di vapor acqueo nell'aria e quelli che mettono in
        relazione la quantità effettiva presente con la quantità potenziale
        che l'aria potrebbe contenere se fosse satura di vapore. L'aria si dice
        satura quando contiene la massima quantità possibile.
         
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